Non parlano e sono immobili. Sembra che si muovano solo se un alito di vento le sfiora. Eppure anche loro nascono, si nutrono e si allungano come noi. E parlano tra loro. E proprio da loro, dalle vecchie regine del silenzio, dipendiamo con i nostri bisogni di ossigeno e vitamine. Le piante sono immense e microscopiche, ci deliziano con i loro messaggi profumati e con l'incanto dei loro colori. Alcune di loro si nascondono nell'acqua, ancora piü discrete dell'altre, quasi a non volersi far vedere dal mondo e da noi, curiosi viventi. Eccole, dunque, le piante piü misteriose, acchiappate nelle goccie del fiume e osservate lentamente muoversi sotto le lenti del microscopio.
Asterionella
Sembra un bottone. Oppure una spilla. In realtà Asterionella è una diatomea, cioè una
piccola alga che, seppur invisibile a occhio nudo, non è sfuggita agli
obiettivi dei nostri microscopi! Le diatomee appartengono al regno delle piante
e, come loro, non possono muoversi da sole. In acqua possono farlo solo abbondandosi
alle correnti e aiutandosi l’un l’altra avvicinandosi e formando strutture
diversissime tra loro: filamenti, nastri, ventagli ed eliche. Asterionella, ad esempio, ha una forma a
stella anche quando si trova da sola. È rivestita da un sottile e duro strato
di silicio, una parete esterna chiamata frustula, fatta con lo stesso materiale
che forma la sabbia e i sassolini di quarzo. Riccardo ci ha raccontato che quando
queste piccole alghe muoiono si depositano sul fondo del fiume e che gli
scienziati stanno escogitando il modo di riciclare la frustula per creare
prodotti abrasivi, anticalcare, filtri e, chissà, magari davvero anche bottoni!
Spirogira
Sempre
rimanendo sott’acqua, abbiamo provato a osservare meglio queste altre minuscole
alghe. Apparentemente sembravano essere come tutte le altre, come quelle
comuni.
Poi ci siamo accorti, aumentando d’ingrandimento, che
la loro struttura è trasparente e percorsa, da estremità a estremità, da una
spirale verde che ce le ha fatte finalmente riconoscere: sono le
spirogire! Questa particolarità non sarebbe stata molto evidente se non
avessimo guardato meglio, anche se, di fatto, queste alghe quando crescono possono
diventare visibili pure a occhio nudo.
Pediastrum
Quelle spine sono davvero pericolose? Non proprio. Perché
abbiamo scoperto che non si tratta di spine! Pediastrum innanzitutto è un’alghetta e ognuna di quelle sporgenze
che la fanno assomigliare a un riccio è in realtà una cellula un po’ deforme. Non
si tratta quindi di una sola creatura, ma quello che abbiamo trovato è in
realtà un agglomerato di esseri tutti uguali che si tengono stretti stretti
mentre fluttuano trasportati dalle correnti.
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