Spesso chi si
occupa di trasmettere il sapere scientifico dimentica proprio questo: “Ogni
conoscenza è legata al tutto da innumerevoli fili. Per le sfere scientifiche il
divorzio dalla totalità significa la morte”
(Karl Jaspers).
Stamattina nei laboratori scientifici abbiamo cercato
qualche filo, senza pretese, sempre giocando. Sono fili che partono da noi, e vanno verso
gli altri, si intrecciano con il sapere ma poi soprattutto con il confronto,
con la relazione.
I bambini si
sono alzati stanchi stamattina, il giocone dell’acqua di ieri è stato intenso…
Abbiamo quindi
vissuto tranquillamente. Due laboratori al mattino (cervello e macchina di
Goldberg), due canti, due balli e un film da cinema (con tanto di popcorn) al
pomeriggio.
Abbiamo avuto
anche il tempo di preparare una maglietta che indosseremo alla festa, l’ultima
sera.
Forse la colonia è proprio un telaio che tesse maglie e
maglioni, intreccia fili. Noi partiamo dalla scienza, ma solo perché essa ci
permette di guardare a noi, al mondo e all’universo con meraviglia. Ma sarebbe
sbagliato parlare solo di plecotteri, DNA e supernove, sarebbe sbagliato
ignorare quel filo, irrinunciabile, che lega le nostre cellule alla nostra
persona. Che lega il cielo alle nostre
paure o alle nostre speranze. Mario Rigoni Stern scriveva che “Nel passato il contatto della gente
col firmamento era continuo e accompagnava la vita (…) Oggi invece, poco a
poco, ci stiamo avvolgendo in una nebbia luminosa che ci isola da
quell'ambiente di cui noi e il nostro pianeta siamo parte. (…) Le luci, le troppe
luci artificiali, hanno fatto il buio dell’anima” (…) “Ci si dovrebbe
rendere conto di quello che abbiamo perduto in poesia e fantasia, in libertà.”
Si è interrotto quel filo che univa il cielo a noi. E se i
fili si strappano noi perdiamo in poesia, fantasia e libertà.
E allora in assenza di un cielo stellato capace di illuminare la nostra anima, abbiamo chiesto a Giancarlo Sonzogni di regalarci un po' di poesia e di fantasia. La serata è finita con il suo spettacolo.
Buona notte a tutti.
"La ragnatela è una sottile tela costituita da fili microscopici che i ragni secernono allo scopo di intrappolare le proprie prede". Cara Emily ti consigliamo di intrappolare nella tua ragnatela chiamata infanzia, ogni bellissima esperienza che farai in questa interessante e divertente settimana. Buon divertimento! Anna Luca Alice Lia
RispondiEliminaCiao Lea, ciao a tutti voi! Che bella l'idea di questo blog per permetterci di condividere in parte le vostre giornate. Attendiamo sempre con emozione le nuove foto e di scoprire cosa avete fatto durante il giorno. Lea la tua maglietta è bellissima! Un grazie a tutti i monitori per quello che fate per i nostri bambini. Un saluto a tutti voi, continuate ad imparare divertendovi!
RispondiEliminaUn abbraccione one one a Lea :-) Mamma Papà e Michele
Carissimi,
RispondiEliminaquesta mattina oltre alle vostre facce sorridenti ed all'enorme entusiasmo, ci avete fatto un altro bellissimo regalo: la macchina di Goldberg.
Non sapevo cosa fosse, ma una rapida ricerca mi ha subito rivelato una delle invenzioni più geniali del secolo.
La tecnologia continua a sfornare prodotti che ci dovrebbero far guadagnare tempo, in realtà di tempo ne abbiamo sempre meno e queste invenzioni servono unicamente ad innalzare i ritmi.
La macchina di Goldberg, al contrario, con il suo apparente "perdere tempo" ci regala momenti per pensare, ideare, collaborare, oziare ed alla fine entusiasmarci se tutto è andato secondo i piani, oppure rimboccarci le maniche per un errore di percorso. Grandiosa !!!! Inoltre ho scoperto che è alla base di cartoni animati come "vil il coyote": non so voi, ma per me resta uno dei più grandi eroi sfortunati del fumetto, ma nonostante questo, come dice Finardi "cade ma non molla mai".
Samuele sei proprio in mezzo a belle persone e queste esperienze possono veramente insegnarti tanto.
Io, la mamma ed i tuoi fratelli ti seguiamo tutti i giorni e ti spediamo un grandissimo abbraccio.