venerdì 21 agosto 2015

Incredibile: lo Splash e spa chiude a Rivera e apre a Mascengo

 Il nostro racconto stasera sarà breve, lasceremo parlare le immagini. Ma vi diciamo subito che l’ultima giornata di colonia è stata abbracciata da un cielo blu e da un sole caldo. Ci voleva.  I bambini sono contenti, sia perché il clima è bello, sia perché sentono che ce l’hanno fatta, la fine è vicina, si ritorna a casa e i genitori sono lì, dietro l’angolo. Tutti sono felici di tornare a casa, tutti sono dispiaciuti di finire questa avventura. 

Eccoci tutti quanti, come eravamo stasera. 


Stamattina abbiamo svolto i laboratori: "primitivi" e "aria". Abbiamo quindi fatto volare oggetti, tirato all'arco, acceso il fuoco. Stavolta il sole ci ha aiutati: con una lente w il sole è semplice ottenere in pochi secondi una fiamma. E poi ci siamo pitturati con l’ocra.







Il pomeriggio è stato invece dedicato al giocone finale. Il piccolo prato di Mascengo si è trasformato in un campo da gioco, con tante sfide e un finale bagnato degno del migliore acquapark!  Scivoli, spruzzi, gare, gavettoni per finire la colonia bagnati come pulcini.







Visto che era l’ultima nostra cena in comune abbiamo trasformato la mensa in un salone di un castello (stile Walt Disney…) e abbiamo mangiato una splendida pizza cucinata da cuoco Sandro.
Infine abbiamo rivissuto la nostra settimana guardano le  foto.
Il festone serale con danze e giochi ha mandato a letto i bambini tutti contenti.






Insomma si ritorna a casa. Abbiamo vissuto bene. I grandi hanno forse imparato dai bambini che fidarsi degli altri è bello e che forse dovremmo farlo di più anche noi. I piccoli hanno forse portato via qualche sorriso in più e la compagnia di adulti che hanno voglia di esplorare e giocare con loro.
È stato bello. Spero che tutti possano portare a casa un pezzettino di questo regalo e farlo rivivere altrove. 
Un saluto a voi, cari genitori, che ci avete accompagnato qui, con il vostro sguardo.
E la scienza? Forse i vostri figli non ne sapranno tanto di più, ma spero che i bimbi abbiamo incontrato quello che abbiamo vissuto noi: un mondo meraviglioso e pieno di cose da vivere.  E come si sa... la meraviglia è il motore della conoscenza. 
Buon ritorno a casa ai bimbi. Speriamo di non averli ammaccati troppo. Ma anche se lo fossero, sappiate che si sono divertiti.

Qui troverete più di 500 foto: https://goo.gl/photos/CBkNaH94EWtdv86x6

giovedì 20 agosto 2015

Dai batteri alle lasagne

Oggi ci siamo svegliati presto e alle 8 eravamo tutti pronti. Sacco, cappellino, pullover, crema da sole e poi via. Obiettivo: il lago Cadagno. Ad aspettarci in Piora c’era Francesco,  un ricercatore del Centro di Biologia Alpina. Siamo andati lì perché in quel lago immergono bottiglie e retini tantissimi ricercatori che provengono da ogni parte del mondo. Lì esiste infatti un fenomeno strano e interessante,  la meromissi.  



Francesco ci ha spiegato che il lago, in verità, sono due laghi, esistono due strati che non si mescolano mai. In basso c’è l’inferno, lì l’acqua è senza  ossigeno, i pesci non possono vivere. La parte superiore, invece, è un normale lago alpino, con acque trasparenti, piene di pesci e  di plancton. E tra i due strati d'acqua ci sono dei particolari batteri che colorano le acque di rosa. Sono batteri enormi.  
Con Francesco siamo saliti sulla zattera e armati di retini e bottiglie abbiamo pescato a diverse profondità. Sotto i 14 metri l’acqua puzzava di uova marce, conteneva zolfo. Sopra i 12 metri era pulita, trasparente, mentre a circa 13 metri l’acqua era rosa, abitata da particolari batteri. Questi batteri fanno da filtro, trasformano i composti tossici provenienti dagli strati inferiori. Ma il fatto più sorprendente è che questi batteri sono dei “bulli”: riescono a vivere in mezzo alle sostanze tossiche e non hanno bisogno di ossigeno. Una situazione forse simile a quelle che regnava sul nostro pianeta quando la vita iniziò.








 I bambini oggi su quella zattera ignoravano il lungo percorso evolutivo che li ha portati lì. Ma forse pescando quei batteri hanno fatto un salto evolutivo di alcuni miliardi di anni. 

A Cadagno c’era un vento perfetto per gli aquiloni, li abbiamo quindi fatti volare, e c’è chi è riuscito a srotolare tutto il filo: 50 metri di altezza.





Dopo l’esplorazione sul lago, siamo saliti al lago Tom, la sua spiaggetta caraibica ci ha invitati a giocare, i più coraggiosi hanno anche messo i piedi in acqua.  Alcuni di noi hanno cercato di pescare i pesci con dei sacchetti. E poi abbiamo osservato le formiche che si mangiavano una cavalletta, abbiamo osservato una rana, mentre sopra le nostre teste volava un gheppio e le marmotte fischiavano qui e là.




Un sol luogo per riassumere 4 miliardi di storia della vita del pianeta:  dai batteri al plancton, dagli insetti ai pesci, dagli anfibi agli uccelli, per finire con noi e le marmotte.
Ma non c’è stato tempo per riflettere su questa incredibile storia, perché a casa ci aspettavano le lasagne. E quelle fanno dimenticare i miliardi di anni di evoluzione.

Oggi sono caduti altri due denti (Kevin e Jahn). Abbiamo fatto un calcolo: se tutti i bambini perdessero i 20 denti da latte e se per ogni dente caduto il topino portasse 2 franchi, finiremmo di sicuro nelle cifre rosse... 
La serata è volata via con un film.



Domani sarà l’ultimo giorno di colonia, cercheremo di viverlo bene.