mercoledì 20 novembre 2013

Laboratorio TATTO con la I SE Breganzona



Benvenuti alla prima elementare di Breganzona!
La casa di Castagnola ha aperto la sua porta ai piccoli esploratori della classe prima elementare di Breganzona, pronti a vivere in prima persona un laboratorio tutto da toccare!
Liberi da giacche e scarpe, seduti su un cerchio di cuscini, iniziamo a conoscerci: tu come ti chiami? Che bel nome! Ora vi dico il mio…e poi via! Si parte con qualche prova “alla cieca”
Mischiamo per terra un po’ di strani oggetti…
…e poi proviamo a riconoscerli con il solo tatto!

Non importa quanto sia strano l’oggetto da riconoscere, le nostre mani ci raccontano tantissime cose su quello che tocchiamo: se è liscio/ruvido, molle/duro, caldo/freddo…
E poi proviamo con i piedi!

Eh sì, il tatto è un senso che coinvolge non solo le mani, ma anche i piedi! Anzi, siamo proprio bravi a riconoscere gli oggetti con i piedi (anche se con le calze!)…quindi ora li mettiamo un po’ alla prova.
Ci attendono delle scatole piene di materiali diversi e basta un’occhiata per capire che passeggiarci dentro ci darà sensazioni diverse. Saranno più “comode” le biglie o i sassolini? E i tappi delle bottiglie di vetro faranno così male come sembra?



Non resta che provare! Uno alla volta si aspetta il proprio turno, ma anche le facce dei compagni valgono la pena di essere viste!

Non tutte le previsioni si sono rivelate corrette: che bello stare sulle biglie, ma che male i tappi di sughero!


E’ venuto il momento di riconoscerlo apertamente: il nostro organo del tatto è il più grande del corpo umano, ed è la pelle! Diamole un’occhiata da vicino con un microscopio portatile




Peli, linee, pori, nei, unghie e crosticine: la pelle è come una cartina geografica piena di luoghi interessanti! Qualcuno mostra i suoi tatuaggi, altri gloriose ferite, un giro fra i capelli di colori diversi ed è ora di passare a qualche altra caratteristica della nostra pelle...




...per esempio quella di sentire il dolore! Qui prendiamo una piccola scossa elettrica che non fa male, provoca solo un po’ di solletico, ma…se provo io o provi tu è la stessa cosa?

La percezione è soggettiva, tutti provano almeno una volta e viene fuori che qualcuno sopporta di più degli altri, ma è giusto che ognuno possa dire: “per me basta così”.

Il tempo sta per terminare, ma possiamo fare ancora un’esperienza importante.
Questa volta usiamo solo il tatto, niente più vista: una forma disegnata con la sabbia da riconoscere in mezzo alle altre.

E’ questa o quella? Si assomigliano tutte! Sembra difficile, ma i nostri esploratori tattili sono molto bravi e sperimentano quello che fanno i non vedenti: usare soprattutto il tatto per conoscere ciò che li circonda.
Abbiamo il tempo per parlare del codice Braille e un trucco per riconoscere le banconote senza vederle…e poi è ora di andare!

Ognuno si rimette “pelliccia”e scarpe per proteggersi dalle intemperie e prima di uscire ci scambiamo un po’di impressioni: sembra sia stato un bel momento passato insieme!
Arrivederci!